Da Cannes a Montecatini: la Valdinievole torna protagonista al cinema

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Il cinema torna protagonista in Valdinievole e noi di Quello Che C’è non ci siamo lasciati sfuggire l’opportunità di intervistare il protagonista del momento. Il nostro collaboratore Matteo Baccellini, in esclusiva per Quello Che C’è, ha incontrato il regista Paolo Virzì, che ha recentemente presentato il suo nuovo film “La Pazza Gioia”. Montecatini è così tornata ad essere ambientazione di film, dopo la fortunata saga “Amici Miei” di Monicelli e del film drammatico Oci Ciornie con Marcello Mastroianni.

Paolo Virzì è tornato a Montecatini da trionfatore. Un anno dopo aver concluso le riprese del suo film “La pazza gioia”, girato anche in città, ha ricevuto l’ovazione al cinema Imperiale, con oltre 600 presenti a salutarlo, ad abbracciarlo in un sabato pomeriggio di emozioni e di amici ritrovati. “L’emozione è tutta mia e lo dico senza piaggeria – ha esordito Paolo Virzì, una carriera ormai in ascesa da “Ovosodo”, fino all’apprezzatissimo “Capitale umano” – Poter ritrovare ora che il film è concluso luoghi magici dove avevo allestito il set delle riprese, come viale Verdi, le splendide Terne Tettuccio, e poterlo proiettare qui per la prima volta assieme alle sei ragazze, alle attrici dell’associazione strepitosa “Mah Boh”, che hanno dato tantissimo in termini di ispirazione, di coraggio, a me e alle protagoniste del film, è un qualcosa di unico”. Partiamo proprio dalle ragazze del centro Mah Boh. Come è nata l’idea di renderle partecipi, e anzi, fonte di ispirazione e attrici di questo film? “Ho telefonato qualche tempo fa al mio amico Vito d’Anza, responsabile del dipartimento di salute mentale dell’Asl. Cercavo ispirazione per un film che trattasse di questi centri di recupero mentale. Ho trovato aiuto alla Officina delle Possibilità e proprio da lì ho voluto cominciare per ringraziare Montecatini e il suo territorio. Queste ragazze, queste attrici, sono state formidabili, per questo al cinema Imperiale le ho salutate una ad una, meritano applausi e anche comprensione in un mondo che spesso non ne ha”. E’ un film, “La pazza gioia” che a Cannes ha strappato dieci lunghi minuti di applausi. “A Cannes siamo stati accolti, fuori concorso, da consensi e emozioni davvero inattese ma che ovviamente ci riempiono di soddisfazione per tutto il lavoro che c’è stato dietro. La trama? Non la voglio sciupare per chi non l’ha ancora visto, un’avventura tra due donne escluse che provano a respirare un attimo di ebbrezza, di sincera pazza gioia, fuori da un luogo di custodia e di cura dopo aver avuto anche problemi con la legge sfociati in disagi mentali. Attraverso un legame forte, malgrado la loro diversità caratteriale e sociale, si trovano a condividere un percorso straordinario”. E Montecatini in questo nuovo film che ruolo ha avuto? “Qui ho girato alcune scene davvero importanti, come quella del ristorante, il finto ristorante al Tettuccio, che spero vi piaccia e renda il giusto omaggio a un posto da favola. Anche se per qualche giorno so di aver creato disagio, o per lo meno un po’ di scompiglio, è un ricordo che porterò sempre con me. Anzi (ride), il prossimo film magari lo girerò solo qui, per farvi contenti, lo chiamerò solo “Montecatini. Che ne dite, sarebbe un bellissimo titolo”. Il sindaco Giuseppe Bellandi, nel salutarla, le ha consegnato una targa per omaggiarla della sua presenza. “E io la considero la mia Palma d’Oro, visto che a Cannes ero fuori concorso. La Toscana è casa mia, qui mi sento a casa ogni volta. Peccato solo che a questa presentazione non sia stata presente mia moglie Micaela Ramazzotti (al cinema è stato trasmesso un suo video messaggio). Sapete, era alla recita del figlio, già mancavo io…”. Poi buio in sala. Via al film. Chi non l’ha visto, corra al cinema.

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