Respirare a pieni polmoni sulle sponde del Lago Scaffaiolo

lagoscaffaioloAnche quest’anno, contro ogni aspettativa, siete riusciti ad uscire apparentemente illesi dalla spirale infinita delle feste natalizie e tra pasti ipercalorici e regali indesiderati a cui avete concesso un sorriso forzato, il tempo è volato trascinando via con sé lo sbrilluccichìo argenteo. Gennaio ipoteticamente dovrebbe segnare un nuovo inizio, tant’è che è mai come in questo mese sentiamo pronunciare più spesso la frase “da quest’anno ho intenzione di…”: i fantomatici “buoni propositi”, meravigliosi fiori che sbucano dal terreno della vostra mente e che inesorabilmente marciscono man a mano che i mesi passano. Questa rubrica potrebbe fare proprio al caso vostro. In questo numero affrontiamo quindi un percorso trekking semplice, di breve durata e poca difficoltà: l’itinerario Doganaccia – Lago Scaffaiolo sull’Appennino tosco-emiliano, un po’ inflazionato forse, ma di sicuro piacevole. Il percorso è ben contrassegnato dai sentieri CAI e permette di godere di viste mozzafiato, specie sulla cima del Monte Spigolino, che incontrerete lungo la strada. Dopo circa un’ora di cammino giungerete infine allo Scaffaiolo, un lago di modeste dimensioni, ma non privo di fascino, specie nei mesi invernali in cui si ghiaccia completamente. Vecchie leggende raccontano di come questo lago si alimentasse non avendo affluenti visibili, ipotizzando che vi fosse un canale sotterraneo che lo collegava direttamente al mare o ancora si raccontava che semplicemente gettando un sasso in acqua, si sarebbero scatenate tempeste furiose: ovviamente non c’è voluto molto per smentire tutte queste leggende. Una volta raggiunto il lago quindi potrete sedervi in ammirazione o tentare un approccio pratico e sperimentare quante volte riuscite a capitombolare sulle lastre di ghiaccio. In alternativa rifocillatevi all’ottimo rifugio che si trova poco distante dal lago, che offre una squisita cucina a prezzi giusti, dopodiché accompagnate la vostra digestione contemplando ancora il lago dall’alto, respirando a pieni polmoni. E non sarà inusuale notare ragazzini prodigio che pattinano sulla superficie ghiacciata del lago, individui – molto coraggiosi – che praticano jogging e svolazzano in mountain bike, e in tutto questo troverete un senso di pace e di perfetto equilibrio e penserete che sì, forse anche voi sareste capaci di muovervi sbarazzini sul ghiaccio, che forse è giunto il momento di iniziare seriamente a correre tre volte a settimana e rispolverare il sellino della bicicletta chiusa in garage, credeteci fosse anche il ventesimo anno di fila che ve lo promettete.

Federico Vanti e Alice Viscusi

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