Due chiacchere con il campione Giorgio Calcaterra

Capita a volte di avere la fortuna di condividere con dei grandi campioni una passione con la quale hanno dato lustro alla propria nazione, segnando un’epoca e facendo qualcosa di straordinario che solo uomini eccezionali con un talento naturale possono fare.

La passione di cui stiamo parlando è il podismo e il campione in questione è Giorgio Calcaterra, che ho incontrato alla vigilia della SALITREDICI SUL MONTE AMIATA e con il quale ho potuto fare 2 chiacchere. Oggi ha 46 anni ed ha vinto per ben 12 volte consecutive la 100 km del Passatore, ed è stato tre volte campione del mondo su questa distanza e parlando con lui scopri che è anche campione di umiltà, scopri in lui quella serenità, quella pacatezza che poi si trasforma in competizione, in un talento che difficilmente potremo ritrovare.

Lui ha segnato realmente un’epoca, perché vincere 12 volte consecutive una corsa di questo tipo significa avere una preparazione che sostanzialmente una persona normale non può raggiungere, ma poi chiedendoglielo ho capito il perché, ho capito diverse cose, e mi ha dato conferma di cosa sia la corsa e di quanti benefici conceda. Intanto di Giorgio possiamo dire che ha iniziato a correre che aveva soli 10 anni e non ha mai smesso, al punto che alla domanda

“Cos’è la corsa per te?”, lui ti guarda e la risposta la vedi già nei suoi occhi che quasi luccicano di gioia nel poter rispondere a questa domanda, e dice: “La corsa è vita per me, è la mia compagna di vita da sempre, quella che ti fa stare bene, che ti consola nei momenti difficili, che ti fa ruggire quando stai bene, che ti guarisce quando stai male anche fisicamente. Per me è una grande terapia, che non so spiegarmi ma mi ha portato a correre anche quando fisicamente e matematicamente non avrei potuto farlo, eppure l’ho fatto, perché la corsa io la sento in me”. Da questa risposta ho capito come sia possibile riuscire a correre 100 km con facilità. Pensate che il suo record personale, con il quale ha vinto un titolo Mondiale, è di 6h,23m,21s. La risposta è che più corre e più aumenta il suo benessere: è davvero NATO PER CORRERE! Nel 2000 ha corso 16 maratone sotto le 2h,20, ha poi un personal best di 2h,13 in maratona e di 1h,05 in mezza, ma sostanzialmente il motivo principale per cui lui corre non questo ma il suo fisico straordinario, che ne sente la necessità, quindi per lui correre 100 km è una goduria, se poi riesce ad esprimersi anche agonisticamente meglio.

Giorgio come hai fatto a vincere consecutivamente 12 edizioni del Passatore? Ci vuole costanza e voglia di mettercela tutta, dare il massimo, ed io se sono in una competizione qualunque essa sia do il massimo e lo do perché sono talmente felice di poter correre che non posso fare altro che esprimere in qualche modo questa felicità. Quando ho la fortuna di poter partecipare ad una corsa, visto che ci sono cerco di dare il massimo e così è successo per dodici volte consecutive. Giorgio Calcaterra nel 2000 ha corso 16 maratone sotto le 2h,20, che è un record del mondo anche questo. Un riconoscimento importante Giorgio l’ha ottenuto anche da parte dello stato Italiano, il 19 luglio 2017 nella sua Città di Roma le è stata consegnata la Medaglia d’oro al valore atletico, un riconoscimento per meriti eccezionali in campo sportivo.

Giorgio ma quanto ti alleni? e come ti prepari? Io faccio 30 km al giorno, sì sono uno stacanovista della corsa ma per me non è fatica perché con lei sto bene e ogni volta che ci sto è per me una cosa bellissima.

Saluto Giorgio che mi da la buona notizia che l’8 settembre farà parte della Squadra Azzurra che parteciperà al campionato del mondo della 100 km, un’altra convocazione, un’altra 100 km, per 100 km non di sofferenza ma di gioia di poterlo fare. Congratulazioni Giorgio e grazie per quello che fai, che hai fatto e per l’esempio bello che dai.

Recent Posts