Federico Bocciardi, un Campione del Mondo di cocktail e aperitivi in Valdinievole

feb16_federico bocciardiIncontro Federico Bocciardi all’Hanky Panki, nel suo nuovo locale di Pescia, dove unisce aperitivi e cocktail a cene davvero raffinate, che raccontano la sua storia, una storia di successo, forse poco conosciuta per la sua umilta. Non e borioso infatti Federico, non ci sono alle pareti testimonianze di questi successi, e non e facile essere campioni del mondo e non dirlo… Ecco perche ho voluto raccontare la sua storia, perche lui e davvero bravo. Ha infatti vinto un titolo mondiale, uno europeo ed uno Italiano. Ma questa storia facciamola raccontare a Federico. Un ragazzo che fin da piccolo aveva un sogno nel cassetto: fare il barista, poi e andato un po’ oltre!

Bene Federico raccontaci questo sogno… E’ proprio vero fin da piccolo avevo un obiettivo: diventare barista. Ed e cosi che arrivato a quella scelta che da adolescenti dobbiamo fare, ovvero cosa fare da grandi, non ho avuto dubbi : Istituto Alberghiero di Montecatini Terme, indirizzo Sala Bar. Da qui in poi parte tutto…Lo studio viene da subito affiancato al lavoro: la prima stagione inizia dal primo anno di scuola al Ristorante Da Beppe a Staffoli detentore, all’epoca, di una stella Michelin. Poi sono seguite altre esperienze lavorative in altri locali della Valdinievole. Un giorno mi fu proposto dal mio insegnante di Sala- Bar di partecipare ad un concorso legato a questo mondo: il Bacardi Martini Grand Prix. Non ancora consapevole di cosa fosse davvero il mondo del bar mi sono avvicinato al concorso e ho detto “vabbe’ come va, va!”.

 E come e andata? Primo posto al regionale! subito dopo partecipo al nazionale: 2° posto e al mondiale 3° posto.

Quindi hai capito che la stoffa c’era tutta, eh Federico! Da li mi sono innamorato ancora di piu del mondo del bar. Poi sono seguiti altri concorsi nazionali, europei e mondiali dove ho avuto ottimi piazzamenti tra cui il primo posto a Singapore – Nel 2011 The Elite Bartenders Course Far East – Shatec Institute Singapore 1° Classificato – best student Novembre 2010: Concorso Nazionale A.I.B.E.S – Hotel Laguna Palace – Mestre 1° Classificato premio “Angelo Zola” Novembre 2009 :Concorso Nazionale A.I.B.E.S – Hotel Vesuvio – Sorrento 2° Classificato premio “Angelo Zola”

Fermati Federico, se permetti qui mi voglio soffermare perché ti meriti un ovazione, e una stretta di mano! E’ vero nella vita contano anche altre cose e le tue ambizioni sono altre, ma questi riconoscimenti non te li hanno regalati. Ma dimmi perché hai sempre avuto questo sogno: fare il barista cosa significa per te? Il bar e creativita, divertimento, cultura, conoscenza di prodotti. In ogni bottiglia c’e un mondo da scoprire e un infinita di persone che ci lavorano dietro, a volte anche per anni e anni, e saperle valorizzare e importante, e con questo lavoro io lo posso fare.

Dopo questi successi come ti sei mosso? Mi sembra che non sei stato tanto a guardare… Lavoro nel mondo del “bere miscelato” da anni ormai. Sono stato molto all’estero per perfezionare lingua, cultura, metodo di lavoro e conoscenza, e ho lavorato molto anche in Italia in locali importanti e rinomati. Un buon barman deve anche essere un buon cameriere e conoscere questo mondo a 360°.

E adesso Hanky Panki Eh si, qui questo e davvero la realizzazione del mio sogno.

Quindi ci puoi fare i cocktail campioni del mondo? Certamente, ma nel frattempo posso farti provare anche qualcos’altro, sono passati 5 anni…

Poi ecco questo pezzo lo leggeranno anche i tuoi studenti… Eh si insegno Sala Bar all’Alberghiero di Montecatini

Sono sicuro che ai tuoi ragazzi non hai raccontato chi sei realmente.. C’e un altra cosa a cui tengo particolarmente, e il progetto Shaker Club dove insieme ad altri 4 soci abbiamo creato un gruppo di appassionati e professionisti che si occupano di promozione, formazione, master e seminari legati al mondo del bar e della miscelazione.

Quindi la tua filosofia di lavoro? Adoro lavorare con prodotti di qualita, stagionalita e semplicita, questo voglio mettere nei bicchieri. Non e importante stupire, l’importante e far stare bene il cliente regalandogli sapori definiti, reali (in senso di sapori veri e non artificiali) e che possano far dire al cliente “buono, me ne fai un altro!”

Grande Federico allora fammene un altro e complimenti!

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