Gabriele Grandi e la sua “Quiete dopo la tempesta”… pesciatina «Volevo quell’inquadratura, ma che paura le auto!»

mag16_quietedopolatempestaTra fotografi ci si capisce subito…» ho pensato dopo aver scambiato qualche battuta con Gabriele Grandi, freschissimo vincitore del quinto concorso “Tutto in uno scatto” organizzato dal magazine che stato leggendo… Quello Che C’è. Gabriele si è portato a casa il primo premio grazie allo scatto “La quiete dopo la tempesta”: una semideserta piazza Mazzini di Pescia sopra cui si rincorrono malinconiche nubi bluastre, mentre un signore passeggia tranquillamente sul marciapiede ai bordi dell’inquadratura. Un immagine che ha convinto tutta la giuria dalla primissima visione e che ha battuto un’agguerrita concorrenza di scatti molto validi e interessanti. Gabriele, come è nato questo scatto? «Nasce dalla volontà di ritrarre la piazza di Pescia in tutta la sua autentica bellezza, senza auto o troppi elementi di disturbo intorno. E’ una fotografia studiata, che si pu. fare solo in un momento particolare della settimana, ovvero subito dopo il mercato del sabato. Questa è stata davvero una foto che mi ha fatto sudare freddo: il rischio era che passasse una macchina e rovinasse tutta l’inquadratura che mi ero prefissato!».

Raccontaci qualcosa di te: «Mi chiamo Gabriele Grandi, ho 31 anni e vivo a Colle di Buggiano con mia moglie Francesca. Mi sono laureato in “Urbanistica e Pianificazione Territoriale e Ambientale” e in “Architettura del Paesaggio”. Collaboro presso lo studio Ferrara Associati in qualità di tecnico specializzato nell’utilizzo dei software ArcGis, un sistema per la progettazione e la gestione di dati geografici. Considero paesaggio tutto ci. che è spazio, dalla più piccola particella allo spazio aperto. Apprezzo soprattutto l’architettura minimalista se integrata nel contesto urbano. In Italia lo spazio non lo sappiamo gestire: trascuriamo il paesaggio e la sua cura come pochi, proprio noi che saremo cos. ricchi di bellezze naturali come nessun altro paese…»

Questa tua passione per il paesaggio ti ha portato all’interno dell’associazione “I Montagnardi”… «Esatto! Faccio parte di quest’associazione che si occupa di conservare e valorizzare il patrimonio storico, culturale e ambientale della montagna, con riferimento particolare alla Montagna Pesciatina. Per chi volesse trovare maggiori informazioni su di noi, pu. contattare il sito http://montagnardi.altervista.org/ wp/».

Hai un tuo sito web, una gallery dove poter osservare i tuoi scatti? «Non ho un sito web per. faccio parte della comunity di Juza (uno dei più conosciuti siti web di fotografia digitale, n.d.R.). Il mio nickname è Grang e all’indirizzo www. juzaphoto.com/p/Grang è possibile vedere una selezione dei miei scatti migliori ». Torniamo al tuo scatto. Com’è stato realizzarlo? «Oltre alla paura di veder rovinare l’inquadratura da una macchina, avevo bisogno anche di un elemento che equilibrasse l’immagine. Quando quel signore mi è passato accanto sapevo che era proprio ci. di cui avevo bisogno per la mia foto! Inoltre sono riuscito a sfruttare la prospettiva, usando la linea del marciapiede come elemento geometrico perpendicolare alla base della fotografia. Sul mio computer ho applicato una lieve post-produzione con Photoshop, stando per. attendo a non snaturare la foto originale».

Pensavi di poter vincere? «Pensa che ho addirittura rischiato di non partecipare! Ho scoperto del vostro concorso l’ultimo giorno in cui era possibile iscriversi. Non credevo di poter vincere: sapevo che era una bella fotografia… ma nulla più». A Gabriele, da tutta la redazione di Quello Che C’è, ancora una volta i nostri complimenti per lo scatto e la meritata vittoria!

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