Giancarlo Giannini Airone d’Oro a Montecatini
Un premio alla carriera, il simbolo di Montecatini per eccellenza, l’Airone d’Oro, per uno dei grandissimi del cinema italiano, Giancarlo Giannini. Un uomo che al cinema ha dato tutto, in qualità di attore di pellicole celebri come “Mimì metallurgico tradito nell’onore” e ancora “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” oppure “Pasqualino settebellezze” e “I picari”: un uomo che in oltre 50 anni di carriera è stato anche doppiatore, una voce inconfondibile per tutti, oltre che sceneggiatore e scrittore.
A Montecatini, nel corso dell’International Short Film Festival dello scorso ottobre, dedicato al cortometraggio, ha ricevuto un’onorificenza che per certi versi chiude il cerchio “termale” aperto dieci anni fa, quando proprio in città girò “Milano-Palermo: il ritorno”, del 2007, con Raul Bova. “Ricevo un premio e il calore di questa sala che mi ha applaudito a lungo, Montecatini è una città a cui sono legato e in cui sono venuto spesso – ha detto in sala consiliare Giancarlo Giannini, ricevendo il premio dal sindaco Bellandi e dal presidente del Misff Marcello Zeppi – anche per averci girato un film importante, con la regia di Claudio Fragasso, in cui nel 2007 interpretavo il ruolo del ragioniere della mafia. In questi giorni ho ricevuto l’invito a partecipare a questo festival, di fronte a una platea di appassionati, di attori, di registi e qui adesso sono omaggiato con un premio. Non è mai scontato e ne vado fiero”.
Di premi ovviamente ne ha vinti tanti in carriera (ben cinque David di Donatello, addirittura la candidatura all’Oscar come migliore attore per “Pasqualino Settebellezze”, nel 1977): eppure per un mostro sacro come Giannini, spezzino, classe 1942, in fondo non è quello che conta, come ha tenuto a ribadire. “Il premio per sua natura gratifica ma ciò che è bello in questo mestiere è ricominciare ogni volta da zero, provare a imparare qualcosa di nuovo, con nuovi registi, attori, attrici. Potersi reinventare tutte le volte è il vero premio, è l’onore di fare l’attore. Puntare a un premio fine a se stesso serve a poco. Un’attrice a cui sono più legato? Ho avuto tante compagne nei miei film, anche molto belle, farei un torto ad una piuttosto che a un’altra citandone solo una”. Montecatini ha deciso anche di “abbracciare” Giannini inserendolo nella ricca galleria di personaggi celebrati nella Walk of fame di viale Verdi. Una borchia dedicata a Giannini, che andrà a far compagnia a divi come Marcello Mastroianni (che girò “Oci Ciornie” proprio al Tettuccio), Totò, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi (che al Grand Hotel La Pace fu uno degli Amici Miei di Monicelli). Se la merita, eccome.