In viaggio insieme Fido, in Italia e all’estero: ecco cosa serve

mag16_viaggio_fidoLo sappiamo, è ancora prestino per andare in vacanza, ma maggio è il periodo ideale per… programmare il viaggio perfetto! Soprattutto se questa estate Fido partirà con noi, sarà bene informarsi per tempo su cosa serve per pianificare al meglio le vacanze. S., perché indipendentemente dalla meta, che sia in Italia o all’estero, è buona regola non dare nulla per scontato e verificare, per esempio, se il nostro amico peloso è il benvenuto nella struttura che intendiamo prenotare, o se dobbiamo seguire dei particolari regolamenti sanitari in base alla destinazione. Se abbiamo optato per una vacanza in Italia, nel pianificare le ferie prendiamo appunto in considerazione le strutture “pet friendly”, per evitare spiacevoli inconvenienti ed evitare di rovinarci la giornata: alberghi o campeggi che ammettono animali domestici o che, ancora meglio, mettono a disposizione dei nostri amici attrezzature adeguate come brandine, cucce, ciotole; stabilimenti balneari che gli permettono di fare il bagno con noi o, perché no, che lo accolgono con giocattoli per cani e docce dedicate ai 4 zampe; ristoranti che lo lascino entrare insieme a noi, e che magari gli forniscano ciotole e acqua fresca. È inoltre importante tenere in considerazione anche la salute di Fido: prima di mettersi in viaggio, è opportuno verificare con un certo anticipo il suo stato di salute, ed eventualmente correre ai ripari nel caso in cui sia necessario rinnovare le vaccinazioni. Un adeguato programma vaccinale, infatti, pu. mettere il nostro migliore amico al riparo dalle principali malattie infettive, come gastroenterite, cimurro, epatite, tracheobronchite, leptospirosi e rabbia. Portiamo sempre con noi in vacanza il libretto sanitario, perché rappresenta un importante promemoria degli interventi, medici e di profilassi, effettuati sul nostro quadrupede preferito. Informiamoci bene anche sulle malattie causate da insetti o parassiti più frequenti nella regione di destinazione: nel bacino del Mediterraneo, in Sardegna, Sicilia, Argentario, Isola d’Elba, per esempio, il pericolo principale è rappresentato dal pappatacio, un insetto simile ad una zanzara che pu. trasmettere la leishmaniosi; in alcune zone del nord Italia, invece, si registrano sempre più frequentemente casi di rabbia e alcune regioni, come Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige prevedono l’obbligatorietà del vaccino per cani, gatti e furetti che si trovano o vengono condotti nel territorio; nelle zone rurali, infine, è molto diffusa la leptospirosi, che colpisce cani e gatti di ogni età, ma che pu. essere evitata con un semplice vaccino a copertura semestrale. Se invece intendiamo andare in vacanza in un paese europeo, oltre a tenere in considerazione i consigli validi per le strutture ricettive e i ristoranti, sarà bene sapere che alcuni paesi comunitari hanno delle regole un po’ più restrittive di altri quando si tratta di introdurre animali. Per recarsi in qualunque paese, il nostro animale di famiglia dovrà essere munito di passaporto europeo che conterrà, nella lingua nazionale e in inglese, tutte le informazioni anagrafiche e sanitarie: identità, numero di microchip o tatuaggio, data della vaccinazione contro la rabbia (obbligatoria per passare il confine) e data del successivo richiamo, eventuali altre vaccinazioni. Ma attenzione alle tempistiche: i servizi veterinari Asl rilasceranno il passaporto solo dopo 21 giorni dall’effettuazione del vaccino. Come detto, inoltre, alcuni paesi applicano delle regole più restrittive per l’introduzione di cani o gatti sul proprio territorio. È il caso di Gran Bretagna, Irlanda, Svezia e Malta, che oltre a passaporto e microchip richiedono un test di verifica degli anticorpi per il virus della rabbia, tramite un prelievo di sangue che dovrà essere eseguito dopo 30 giorni dalla vaccinazione e almeno 6 mesi prima di entrare nel Regno Unito, in Irlanda e a Malta, e 120 giorni dopo la vaccinazione per l’introduzione in Svezia. Per gli stessi paesi e per la Finlandia, inoltre, viene richiesto un trattamento preventivo per l’echinococco e zecche, da indicarsi chiaramente all’interno del passaporto. Infine, se intendiamo raggiungere la nostra destinazione in aereo, al momento della prenotazione dei voli sarà bene scegliere una compagnia che accetta di trasportare animali, perché non tutti sanno che alcune hanno dei regolamenti che lo vietano. Accertiamoci inoltre che sul volo ci sia posto per il nostro animale: spesso le compagnie aeree non accettano più di due animali a bordo, in cabina o nella stiva. Gli animali fino a 10 kg potranno viaggiare in cabina, all’interno di un trasportino a norma e di misure corrispondenti a quelle previste dalla compagnia aerea; gli animali più grandi saranno invece trasportati in stiva, sempre all’interno di contenitori omologati, in un ambiente pressurizzato, riscaldato e illuminato.

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