Riccardo Monti, il camminatore solitario…

Riccardo Monti è un viaggiatore solitario di Borgo a Buggiano che ogni estate decide di isolarsidal mondo esterno e intraprendere da solo dei viaggi di centinaia di km rigorosamente a piedi, con il suo zaino, la sua tenda, un paio di scarponi di ricambio e tanta forza di volontà.Quest’anno il nostro viaggiatore solitario, che di professione fa il giardiniere, ha deciso di affrontare Il Kungsleden, che tradotto significa Sentiero del Re, un percorso escursionistico che si snoda per 450 km nella natura pressochè incontaminata della Lapponia svedese; è un sentiero tracciato che parte da Abisko, 200 km a nord del circolo polare artico.

Ha fatto 175 km in 8 giorni . Riccardo raccontaci questo viaggio. Intanto come la canzone di Masini,perchè lo fai?e perché da solo? Amo la natura e mi piace mettermi alla prova fisicamente e mentalmente.Sono una persona molto indipendente, mi piace la mia libertà decisionale, questo tipo di viaggi per farli in compagnia bisogna essere in sintonia sulle decisioni da prendere ed io al momento non ho trovato altre persone con cui prendere e partire, anche perché sono viaggi molto faticosi e i disagi non vengono a mancare. La tua giornata? La giornata era improvvisata ma in linea di massima ricordo che mi svegliavo più volte durante la notte, infatti alle 4 era giorno, sveglia alle 6,30 in automatico, a quella latitudine faceva circa 4 ore di buio, mi incamminavo facendo pause ogni 5 km circa per riposare gambe e spalle a causa del peso dello zaino, l’unico mio compagno di viaggio,mangiavo dove capitava col mio fornellino, o utilizzando la cucina degli accampamenti alla sera o in campeggio libero, mangiavo pasti liofilizzati, veloci da preparare, leggeri da trasportare, non proprio dal buon sapore, ma la fame è fame. Non hai mai avuto paura in queste corte notti estive? No, mai avuto paura di dormire in tenda, anzi, a parte il freddo fa bene al morale sapere che quella in quel momento è il tuo rifugio.

Il Kungsleden direi che non è proprio per tutti, giusto? Il Kungsleden è un cammino impegnativo, poi camminare con uno zaino di 21 kg senza cibo ne acqua mi ha messo a dura prova. Ci vuole adattamento e allenamento. L’anno scorso Santiago di Compostela nonostante avessi fatto 900 km in 23 giorni è stato molto meno impegnativo. Non ti sei mai pentito di avere affrontato un viaggio così? No perché è quello che cercavo, sono partito con lo spirito giusto per poter vivere questa esperienza. Pensa che io amavo di più campeggiare dove capitava, e a fine giornata, quando era sfinito, cercavo un posto che mi piacesse, tra la natura e il silenzio, in genere vicino a un corso d’acqua, piuttosto che nei rari ostelli che ho incontrato. Il ricordo più bello di questo viaggio? Difficile decidere quale può essere il ricordo più bello, sicuramente i luoghi che ho visto, e alcune persone che ho incontrato con cui ho scambiato qualche parola. Camminare in mezzo alle renne è stata un altro bellissimo ricordo, i laghi, la natura aspra e selvaggia, il senso di libertà che ho provato e il grande silenzio di quei luoghi. Cosa vuoi trovare in questi viaggi? Non parto per questi viaggi per trovare qualcosa in particolare, anche perchè è il viaggio che decide cosa darti, è lui decide cosa è giusto per te.

Prossimi Viaggi? Come prossime mete ne ho in mente tante, tutte richiedono diversi giorni, penso all’Islanda, o a qualche altro sentiero in Europa, ma anche in Italia, per esempio penso alla Via degli Dei da Bologna a Firenze, il Sentiero Primitivo a Santiago, ma la Lapponia mi è piaciuta tantissimo e ci sarebbe da terminare una parte del sentiero che ovviamente potrebbe riservare ancora molte sorprese. Complimenti Riccardo per questo senso innato dell’avventura, credo che ai tuoi figli potrai raccontare tante avventure, per il momento le racconterai alle tue ammiratrici e a QuelloCheC’è.

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