Un viaggio attraverso le “Bandiere Blu” per una vacanza anche con Fido

Quest’anno poi i mari italia­ni risultano ancora più puliti, quindi perché non sfruttare le nostre coste per trascorrere una va­canza all’insegna del relax? Come ogni anno la Foundation for Environmen­tal Education (Fee) ha assegnato le bandiere blu alle nostre spiagge e ai nostri laghi. Sono ben 342 quelle pro­mosse, 23 in più rispetto al 2016. Se state pensando in quale regione tra­scorrere l’estate, sappiate che la Li­guria è al primo posto della classifica con 27 località che hanno ricevuto la bandiera blu; segue la Toscana con 19 promosse e poi le Marche con 17. Ma quanto è importante per la nostra penisola ricevere così tante bandiere blu? “È molto importante – ha detto il professor Claudio Mazza, presidente della Fee Italia – già da alcuni anni il numero delle bandiere blu è in cre­scita in Italia. Si tratta di un percorso concreto, basato su analisi attente e su un costante monitoraggio che coinvolgono i Comuni che scelgono di prendere parte a questo progetto.

La presenza di un numero maggiore di bandiere blu, significa una cresci­ta dell’attenzione verso l’ambiente e una maggiore sensibilità. Inoltre il fat­to che ci siano Comuni che ottengono questo riconoscimento invoglia anche altri a cercare di raggiungerlo. Non è semplice perché significa mettere a nudo i punti di forza, ma soprattutto i punti deboli, e non tutti hanno la ca­pacità di mettersi così tanto in gioco”. Ma è un aspetto fondamentale per rendere i nostri mari ancora più puliti e passare una vacanza piacevole. “La bandiera blu non vuol dire solo avere un’acqua eccellente, anche se questo è uno dei requisiti per ottenerla – con­tinua Mazza – È un percorso che du­ra quattro anni e che coinvolge uffici diversi di una stessa amministrazione che magari, fino ad allora, neppure si parlavano. Ottenere una bandiera blu vuol dire avere un’ottima gestio­ne della spiaggia e della sicurezza dei bagnanti, avere il controllo del terri­torio, dei depuratori e un allaccio fo­gnario adeguati e una buona gestione dei rifiuti”.

Nello specifico ecco le 19 località to­scane che si sono fregiate della ban­diera blu: Lido di Camaiore, Carrara, Castagneto Carducci, Castiglione del­la Pescaia, Cecina, Follonica, Forte dei Marmi, Livorno, Marciana Marina, Ma­rina di Bibbona, Marina di Grosseto, Marina di Pisa, Massa, Monte Argen­tario, Marina di Pietrasanta, Piombino, Rosignano Marittimo, San Vincenzo e Viareggio. “In tutto questo un ruolo molto importante viene svolto dal turista – prosegue Mazza – è lui che mette al primo posto l’ambiente e il suo parere è fondamentale per indiriz­zare un Comune verso una maggiore sensibilità”. Secondo il Summer Vaca­tion Value Report 2017 di TripAdvisor sono ben dieci le località marine italia­ne più gettonate per questa estate e il maggior numero, con tre destinazioni ciascuna, si trovano in Puglia e in Ro­magna. Al primo posto della classifi­ca c’è Gallipoli, in Puglia, conosciuta anche come la Perla dello Ionio per le sue spiagge bianchissime e il mare cri­stallino; segue l’Isola d’Elba, un ottimo secondo posto per la nostra cara isola toscana che ospita Villa san Martino, vicino Procchio, e Villa dei Mulini, a Portoferraio, le due residenze appar­tenute a Napoleone Bonaparte. Al ter­zo, ecco comparire la prima delle tre località della Romagna, Cattolica, no­ta località di villeggiatura che venne menzionata persino da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Si posiziona al quarto posto Jesolo, località veneta che si affaccia sul mar Adriatico. Il no­me antico di Jesolo era Equilium (dal latino equus o dal venetico ekvo) che significa città dei cavalli. Il nome ri­chiama all’allevamento del cavallo per il quale gli antichi Veneti erano cele­brati. Per la Sicilia la scelta cade su San Vito lo Capo, quinta, che sfoggia il fa­moso Santuario, un’antica fortezza che ha subito vari interventi edilizi, inizial­mente infatti era una piccola cappel­la dedicata San Vito martire, patrono del borgo marino. Al sesto posto in­contriamo la seconda località puglie­se, si tratta di Polignano a mare, molto famosa per le grotte marine e per la parte più antica della città che sorge su uno sperone roccioso a strapiom­bo sul mare Adriatico. Settima Cese­natico, in Romagna, situata tra Rimini e Ravenna. Dal 2006 ospita lo Spazio Pantani, un museo che riporta cime­li, biciclette e oggetti appartenuti al campio­n e d e l ciclismo M a r c o Pantani che era nativo di Cesena. La Sarde­gna ottiene l’ottavo posto con Alghe­ro, da cui, ricordiamolo, quest’anno è partito il centesimo Giro d’Italia. Nono posto ancora per la Puglia con Lecce, detta anche la “Firenze del sud” o “Fi­renze dell’epoca barocca” per i suoi tanti monumenti realizzati durante il periodo barocco. Chiude la classifica ancora la Romagna con Riccione, me­ta per eccellenza della movida giovane.

Una volta scelta la località, se la vostra vacanza prevede anche la presenza di un animale domestico, sarà necessario trovare una zona che abbia le giuste caratteristiche per accogliere il vostro amico a quattro zampe. Per i consigli da seguire abbiamo chiesto a Marco Melosi, presidente dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani.

Punto primo: cane sì, gatto no. “Il gat­to è sconsigliato perché non si sa co­me reagisce e perché dovrebbe essere tenuto dentro un trasportino e quindi si creano situazioni pericolose come il colpo di calore – dice Melosi – Il cane si può portare nelle zone in cui è per­messo, è quindi fondamentale infor­marsi prima di partire sulla presenza o meno di spiagge appositamente riser­vate ai cani, le cosiddette Bau Beach”. Attenzione perché in alcune zone è richiesta la vaccinazione antirabbica per il cane, altrimenti non è permes­so l’ingresso, pertanto è consigliabile portarsi dietro il libretto sanitario del proprio Fido. Secondo: arrivati nella tanto agognata località di mare con l’odore del salmastro che aleggia leg­gero nell’aria, è il momento di andare in spiaggia, “prediligendo però le ore della mattina presto o quelle del tar­do pomeriggio e garantendo sempre una zona di ombra e una ciotola di ac­qua sempre disponibile per il proprio cane”. Regole molto importanti per la salute del vostro amico. Tre: anche se è difficile stabilire che tempo farà, “ci vuole maggiore attenzione quando le giornate sono calde e senza vento rispetto a quelle calde ma ventilate perché possono creare qualche pro­blema al cane, infatti, non sudando l’animale abbassa la loro temperatu­ra corporea solo attraverso la mucosa buccale e la lingua e quando fa molto caldo tende ad ansimare in maniera molto evidente. È importante quindi abbassare la sua temperatura maga­ri bagnandolo”. Quattro: se è la prima volta che portate il vostro cane al ma­re, fate delle prove prima: “facendo­gli prendere confidenza con l’acqua ad esempio portandolo al fiume, se non si ha il mare vicino, oppure ini­zialmente conducendolo sul bagna­sciuga e quando si vede che il cane è tranquillo si può provare a portarlo nell’acqua. Deve essere una cosa gra­duale. Ci sono dei cani maggiormente predisposti come i Labrador, i Coker, i Terranova e altri che possono avere problemi”.

Una volta conclusa la gior­nata al mare è bene: “fargli una doccia per togliere il salmastro. Bisogna sta­re attenti perché molti cani tendono a bere l’acqua di mare e questo pur non essendo un problema gravissimo può causare diarrea o vomito. Particolare attenzione va rivolta ai cuccioli che tendono a leccare la sabbia e quindi a ingoiarla e possono avere problemi a livello gastroenterico”. Cinque: atten­zione al colpo di calore, “che non è do­vuto all’azione diretta del sole, quello è il colpo di sole e i cani ne risentono meno perché hanno il pelo. Mentre il colpo di calore si verifica in condi­zioni in cui la temperatura è elevata e manca la ventilazione”. Come ci si ac­ corge del colpo di calore? “La respira­zione del cane diventa molto rapida e può anche avere delle convulsioni. È necessario bagnare il cane ogni tan­to per evitare situazioni del genere, magari aiutandosi con un secchiello”. Sei: il cane può fare il bagno dopo aver mangiato? “L’importante è bagnarlo gradualmente, meglio tuttavia non dargli da mangiare subito prima del bagno. È consigliabile dargli la pappa la sera dopo la giornata al mare”. Set­te: tutti i cani possono essere portati in spiaggia, “basta seguire gli accor­gimenti indicati. Molto ovviamente dipende dal carattere individuale del cane, ci sono cani che stanno più vo­lentieri in spiaggia, altri meno, ma non è legato alla razza”. Otto: guinzaglio e museruola. Nelle spiagge non dedi­cate ai cani, il nostro amico a quat­tro zampe deve stare al guinzaglio, è quindi preferibile scegliere quelle ap­positamente attrezzate. L’Ordinanza della Salute pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.209 stabilisce il limite mas­simo di 1,50 metri di lunghezza per il guinzaglio. A ogni modo, anche nelle spiagge dedicate è necessario portare sempre: “il guinzaglio e la museruola, così stabilisce un’ordinanza del Mini­stero della Salute, la museruola non deve essere applicata al cane, il pro­prietario deve tenerla a disposizione nel caso ce ne fosse bisogno”. Ma quali sono le spiagge adatte ai nostri amici? In Toscana ce ne sono varie: a Tirrenia c’è la spiaggia in località Calambrone, a Marina di Cecina c’è la spiaggia Bau Bau Beach, a Livorno la spiaggia in zo­na Ardenza e ad Antignano, a Orbe­tello (Grosseto) la spiaggia Giannella, in località Bocche d’Albegna e quella di Feniglia, in località il Caravaggio. A Piombino c’è il golfo di Baratti. A Ma­rina di Grosseto (Grosseto) il tratto in direzione di Castiglione della Pescaia. A Forte dei Marmi (Lucca) il Bagno Fla­vio e a San Vincenzo c’è la Dog Beach.

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