Diritto allo Studio, dalla Regione benefici economici per libri e materiale didattico

La Regione Toscana finanzia da molti anni benefici economici per gli studenti a basso reddi­to, finalizzati a garantire loro il diritto allo studio, in particolare attraverso l’incentivo del cosiddetto “pacchetto scuola”, uno strumento economico destinato a sostenere le spese neces­sarie per la frequenza scolastica (libri scolastici, altro materiale didattico e servizi scolastici). Per l’anno scolastico 2017-2018 la Regione, con la Delibera n. 393 del 18/04/2017, ha stanziato un milione e ottocento mila euro – ed al­tre risorse arriveranno con la variazio­ne di bilancio – per garantire un aiuto alle famiglie con minor capacità eco­nomica. Il contributo forfettario varia da 280 a 105 euro a studente (fino a 1500 euro per chi abita al Giglio o a Capraia, più disagiati) e senza la ne­cessità di rendicontare quanto speso.

Per assicurare tempi più rapidi nell’e­rogazione dei contributi alle famiglie, sono stati semplificati i passaggi in­termedi tra Regione e Comuni, anche mediate la messa a punto di uno sche­ma di bando comunale che garantisca una maggiore omogeneità di attua­zione su tutto il territorio regionale. L’assegno varia a seconda dell›anno di corso. Le risorse saranno trasferite a Comuni e Unioni di comuni tenendo conto della popolazione in età scolare e dei redditi delle famiglie. Lo stesso sarà fatto con i fondi statali, non an­cora quantificati.

La domanda potrà essere presentata dalle famiglie che non superano i 15 mila euro di Isee, l’indicatore che mi­sura redditi di tutto l’anno e patrimo­nio rispetto all’ampiezza del nucleo. Per gli studenti delle superiori resi­denti nelle isole minori la soglia sale a 20 mila euro. Ci sono naturalmente anche requisiti di merito: per le medie e il biennio successivo il diritto al con­tributo cessa ad esempio nel caso uno studente che ripeta l’anno si iscriva al­lo stesso istituto e abbia i medesimi libri; per gli ultimi tre anni delle supe­riori è invece obbligatorio essere stati promossi. Superati infine i venti anni di età, nessun contributo potrà essere richiesto.

I Comuni possono decidere in autono­mia di utilizzare parte dei fondi stan­ziati dalla Regione per la messa a pun­to di progetti di comodato gratuito dei libri di testo. Se le risorse regionali non fossero sufficienti a coprire tutte le richieste, potranno ridurre i singoli contributi del 30 per cento. L’assegno naturalmente può anche essere supe­riore a quello indicato dalla Regione, a patto però che i Comuni aggiunga­no risorse proprie e che ci sia una co­pertura finanziaria per tutti gli aventi diritto.

Come per lo scorso anno, le famiglie interessate dovranno presentare la domanda, nel periodo di giugno-luglio, subito dopo la fine della scuola, con scadenze determinate da ciascun Comune mediante il proprio bando. Si invitano, quindi, tutti gli interessati ad informarsi presso il proprio Comune, a prendere visione del bando e delle modalità previste per la richiesta del «pacchetto scuola», facendo partico­lare attenzione alle scadenze.

 

Per maggiori informazioni: http:// www.regione.toscana.it/-/diritto-allo-studio-e-pacchetto-scuola-le-nuove-scadenze-per-le-famiglie.

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