Pescia: racconti di frecce e di rioni Quattro chiacchiere con la voce storica del Palio

ago16_pesciapalioEccoci di nuovo a tu per tu con Carlo Bottaini, uno dei cittadini piu conosciuti di Pescia. Conosciuto soprattutto per l’amore innato per la sua citta, quell’amore che ha alimentato, nel tempo, la voglia di creare qualcosa che lasciasse un’impronta a fuoco nella storia della cittadina medievale, gia fregiata di un passato glorioso. Nasce tutto da un concorso canoro, il Biscione d’oro, iniziativa dell’allora Comitato Iniziative Turistiche di cui era Coordinatore Carlo stesso, all’interno del quale fu ideato un gioco (il Saracino) tra le rappresentanze dei diversi rioni della citta. Era il 1978 e il risultato fu un vero e proprio successo nel quale ebbero parte attiva i Balestrieri di Lucca. Da allora e stato un crescendo. Gia nel 1979 il gioco assunse una dimensione piu importante e nacque il primo “cencio” disegnato da Mario Grandi, che rappresentava la contesa tra squadre. Spesso ci si domanda se e nato prima l’uovo o la gallina… a Pescia si puo asserire serenamente che e nato prima l’uovo. Eh si…prima e nata l’idea, poi sono nati i “Rioni”. Fu solo nel 1981, infatti, che in base alla suddivisione territoriale delineata dal fiume Pescia, nacquero i Quattro Rioni di Pescia: Ferraia, Santa Maria, San Michele e San Francesco. Piazza Mazzini fu dichiarata “territorio neutro” in quanto sede di Palio. Non fu facile stabilire la suddivisione territoriale, anche li ci fu da discutere la faccenda, ma alla fine i colori furono assegnati. Colori non casuali, ma trovati nella sala consiliare del Comune di Pescia, retaggi della storia medievale della citta. “Ma i Rioni non sono nati tutti insieme – ci ricorda Carlo – il primo fu il Rione Ferraia, nell’ottobre del 1980, poi il Santa Maria, il 3 maggio dell’81 e…a pari merito, durante quell’estate, nacquero anche San Michele e San Francesco…” E intanto il Palio cresce… Il Comitato Iniziative Turistiche, che gia faceva fronte alle varie manifestazioni della citta, lascia il posto al Comitato Pro Palio (1985) diventato, nel 1986 la tuttora esistente Lega dei Rioni il cui primo coordinatore fu Roberto Romagnani. Questa e la storia vera e propria di un evento che ha assunto negli anni proporzioni considerevoli e che ha animato le varie fazioni di un altissimo spirito di appartenenza, uno spirito che si manifesta con le varie cene di rione, tra le quali spiccano quelle propiziatorie prepalio dove si inneggiano cori e si auspica la vittoria del Palio, rappresentato dal cencio. “Lo spirito di appartenenza e sempre esistito – aggiunge Carlo – pensa che nel dopoguerra, lungo la Pescia, c’erano vere e proprie strombolate…” Rimango dubbiosa… non so cosa sono le “strombolate” ma Carlo mi spiega che si trattava di sassaiole tra “capannaioli” e “domaioli” ovvero tra il “centro civile” e il “centro religioso” e la strombola era una specie di fionda con cui si tiravano i sassi. Oggi i sassi non si tirano piu. Oggi si vive con gioia questa civile contesa dell’ambito cencio, e a Pescia l’unico rumore che si sente in questi giorni di folklore e quello dei tamburi che rullano, degli sbandieratori che volteggiano drappi e di musica festosa che si diffonde nelle strade che profumano di storia.

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