Raddoppio ferroviario in Valdinievole: il punto della situazione

Poteva essere un’estate di grandi disagi in Valdinievole, ma così… non è stato. No, non stiamo parlando del super caldo (che effettivamente qualche problema l’ha dato!): ci riferiamo ai lavori per il raddoppio della ferrovia Firenze – Lucca, iniziati già da tempo nel tratto tra Pistoia e Montecatini ma che dal 6 agosto al 2 settembre hanno reso necessaria l’interruzione totale del traffico ferroviario sulla tratta. Al posto dei treni: autobus. Una modifica che poteva creare il caos sulle strade della Valdinievole (per contenere i passeggeri di un treno servono almeno sei autobus!) ma che, bisogna essere onesti, è stata gestita con oculatezza, senza arrecare particolari disagi per passeggeri e automobilisti. Aggirato anche l’ostacolo dell’interruzione estiva, servita per installare lungo la tratta nuovi viadotti “allargati” per il secondo binario, dal 2 settembre la situazione è tornata alla normalità. I lavori seguono il cronoprogramma stabilito, che prevede la conclusione dell’opera per l’anno 2019. Entro due anni, insomma, la Firenze – Montecatini sarà raddoppiata, ed i treni potranno essere più frequenti, veloci e puntuali.

E da Montecatini a Lucca? Qui iniziano i problemi. La cittadinanza di Montecatini si è frazionata in diversi comitati, ognuna simpatizzante verso una possibile soluzione: chi vuole la ferrovia interrata (nonostante il rischio di infiltrazioni di acque termali nel sottosuolo), chi vuole i due binari in sopraelevata e chi, invece, preferirebbe il secondo binario correre ad altezza strada, parallelo a quello attuale. Qui il progetto si è bloccato in una nuvola di parole, con la sola certezza della bocciatura senza appello della soluzione “a raso” (ovvero dei binari ad altezza strada attraverso Montecatini) da parte dell’amministrazione comunale. Anzi: a questo punto è probabile che i lavori del raddoppio ferroviario tra Montecatini e Lucca inizieranno solo da Pescia verso Lucca, lasciando a singolo binario gli 8 chilometri tra Montecatini e Pescia fino a data da destinarsi.

Un buon compromesso? Dipende. Se da una parte un segmento a binario unico di 8 km su un centinaio totali tra Lucca e Firenze non è un gran problema in termini di circolazione ferroviaria (a meno che un treno non si guasti sull’unico tratto binario unico!), dall’altro lascia un po’ perplessi che non sia stata trovata una soluzione definitiva alla questione raddoppio nella città termale, nonostante si parli di quest’opera da non meno di 50 anni. Come detto, la tecnologia degli apparati di circolazione ferroviaria oggigiorno in funzione, permette di “minimizzare” l’imbuto creato dal binario singolo su un tratto così corto. I 450 milioni di euro per realizzare l’intera opera, insomma, non rischiano di venire bloccati dall’empasse montecatinese. In Valdinievole i prossimi cantieri (in parte già avviati) saranno presenti a Pieve a Nievole, dove i binari si dovranno “incuneare”tra le case di via Matteotti, poco prima del confine con Montecatini Terme. Proprio qui, il 27 luglio, è stato realizzato un grosso muro (provvisorio, fortunatamente!) alto circa 4 metri che ha inquietato non poco i residenti della zona.

Il tempo saprà dirci se la prossima area di intervento, quella di Pieve a Nievole, sarà soggetta a disagi e problemi oppure se i lavori scivoleranno via come l’olio verso l’obiettivo: ferrovia raddoppiata, almeno su questo tratto, entro il 2019. Quello Che C’è manterrà, nei prossimi mesi, un occhio di riguardo sull’avanzamento dei cantieri per il raddoppio. La strada, anzi, la ferrovia, è ancora lunga.

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